“Siamo arrivati a Ngong a notte fonda dopo mille disavventure e stremati dalla stanchezza. Jack assistente sociale di strada di Koinonia e di Ndugu Ndogo (piccolo fratello) ci attendeva. Erano tutti lì, tutti infangati, scarpe rotte, alcuni scalzi, il loro alito era fatto di benzina ma nei loro occhi la speranza e la dolcezza, la felicità, la voglia e la curiosità di voltare pagina, la consapevolezza nonostante l’età di lasciarsi alle spalle l’inferno per sedersi in paradiso. Brividi lungo la schiena, emozioni talmente forti da non capire che cosa ci stavo facendo lì con quella telecamera, tremavo! Per loro l’ultima notte fra lampi, tuoni e pioggia, poi da domani dopo il falò di vestiti futuro e dignità anche per loro”.
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